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CITAZIONE L'ex presidente del Consiglio è deceduto il 12 Giugno 2023 intorno alle 9:30 all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato per una leucemia cronica.
Si spegne uno dei personaggi più controversi e noti della politica italiana: aveva 86 anni
Il necrologio della prima moglie Elvira: "Grande uomo e papà"
Il 12 giugno 2023 Silvio Berlusconi si è spento a Milano, all'Ospedale San Raffaele, a causa di varie complicazioni legate a una grave patologia del sangue che già lo aveva costretto al ricovero nei mesi scorsi. Le notizie rispetto a un peggioramento della sua salute hanno cominciato a trapelare nelle prime ore della mattina, quando è stato annunciato l'arrivo al capezzale paterno dei figli Pier Silvio, Luigi, Barbara, Marina ed Eleonora. Aveva 86 anni.
Il 12 maggio scorso, dopo 45 giorni di ricovero nella stessa struttura, Silvio Berlusconi era stato dimesso: il 9 giugno era tornato al San Raffaele per alcuni accertamenti programmati. Nelle ore successive, le prime news sul peggioramento della sua salute.
Se ne va uno dei personaggi più complessi, controversi e discussi della politica e dell'imprenditoria italiana, un uomo che ha cavalcato le epoche e i decenni. La sua figura è strettamente intrecciata ad alcune delle vicende più significative della storia del nostro Paese e la sua evoluzione politica, a partire dal 1994, anno della sua prima discesa in campo con Forza Italia.
Tutte le vite di Silvio Berlusconi
Difficile condensare la fitta biografia di Silvio Berlusconi in poche righe. Perché di vite ne ha vissute tante: nato a Milano nel 1936 in una famiglia borghese, ha studiato al liceo classico Sant'Ambrogio di Milano, poi si è laureato in Giurisprudenza alla Statale. La sua carriera inizia prima come animatore e musicista sulle navi da crociera (erano gli anni Cinquanta), poi come immobiliarista - è lui il fondatore di Milano 2 e Milano 3, complessi all'epoca (siamo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta) moderni e all'avanguardia. Nel 1977 viene nominato Cavaliere del Lavoro, titolo che lo definirà a vita. L'avvio di Fininvest, che segna il suo ingresso nel mondo dei media, è datato 1978. A lui si deve la fondazione di Canale 5 prima e di Italia 1 e Rete 4 poi, che poi sarebbero diventate parte integrante del gruppo Mediaset. Imprenditore consumato, tra gli anni Ottanta e Novanta Berlusconi si lancia nel mondo dell'editoria (con Fininvest che acquista le quote di maggioranza della Arnoldo Mondadori), della grande distribuzione, delle assicurazioni e della finanza (con Mediolanum). Nota è la sua passione per il calcio, che per anni lo hanno visto alla presidenza dell'A.C. Milan e più recentemente del Monza.
La discesa in politica
La figura pubblica di Berlusconi, già nota a Milano per le infrastrutture e le attività imprenditoriali avviate negli anni precedenti, subisce uno scossone nel 1993, quando viene ufficializzata la sua discesa in politica. Il resto è storia. Nel 1994, data simbolo di una carriera che lo avrebbe visto diventare Presidente del Consiglio per ben 4 volte nel corso di un ventennio, annuncia la sua volontà di lanciare un partito che avrebbe cambiato per sempre le sorti del Paese: nasce Forza Italia. La figura già delineata di Berlusconi come imprenditore piace agli italiani, che ne premiano la proattività e la scaltrezza. Due qualità che, negli anni successivi, diventeranno per lui armi a doppio taglio.
La vita privata
Altrettanto noti sono i suoi trascorsi sentimentali. Due mogli - la prima, Carla Elvira Lucia Dall'Oglio sposata nel 1965 da cui ha avuto Marina e Pier Silvio; la seconda Veronica Lario, da cui sono nate Barbara, Eleonora e Luigi. L'ex premier aveva 14 nipoti avuti dai suoi figli. Dopo il 2012, anno della clamorosa separazione dalla seconda moglie, Silvio Berlusconi ha iniziato diverse relazioni sentimentali con donne molto più giovani: dal 2020 era legato sentimentalmente a Marta Fascina.
I processi e le controversie
Nel corso della sua lunga carriera, Berlusconi è stato coinvolto in oltre 30 processi, alcuni dei quali risolti, altri ancora in corso al momento della sua morte. La condanna definitiva l'ha avuta solo nel 2013 per frode fiscale nell'ambito del processo Mediaset: ha scontato la pena con i servizi sociali in una casa di riposo. Ma il nome di Berlusconi sarà per sempre legato, nell'immaginario collettivo, ad alcuni dei grandi fatti che hanno scandito l'attualità italiana negli ultimi 30 anni: Tangentopoli, i processi per la trattativa Stato-Mafia, il caso Bunga-Bunga nella villa di Arcore, quello delle Olgettine. Nonostante la permanenza in politica sia rimasta salda anche dopo gli scandali, forte di una presenza sulla scena pubblica ormai trentennale, l'impatto sociale di Silvio Berlusconi nell'ultimo decennio si è ridimensionato, con il passaggio di consegne della sua eredità politica ad alcuni dei suoi fedelissimi. Di lui ricorderemo (non necessariamente in modo positivo) le foto in posa sempre sorridenti, pilastro di un'iconografia che lo ha reso riconoscibile in tutto il mondo; il jingle "Meno Male che Silvio c'è", il mantra "L'Italia è il paese che amo" che annunciò la sua discesa in politica; gli sguardi e le battute sornione, quasi mai politically correct, con i quali accompagnava il passaggio di una bella donna; gli scivoloni, le gaffes, le frasi sopra le righe pronunciate in contesti ufficiali. La sua impronta mediatica, che ha plasmato la televisione moderna e i suoi contenuti, rimarrà a lungo visibile. Se ne va una persona che ha fatto la storia dell'Italia, nel bene e nel male.
Fonte: cosmopolitan
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